Teatro del Ramino
Spettacoli teatrali con trampoli, fuoco e combattimenti scenici
Gli spettacoli con trampoli, che solitamente prendono luogo di sera o notte, sono performance immersive che si svolgono in un'unica location,
generalmente in piazza, nelle quali vengono allestiti fuochi, fumogeni, combattimenti con armi come spade infuocate, effetti di luce e musica,
permettendo agli spettatori di essere coinvolti in una storia con un'atmosfera suggestiva.
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Il coraggio dell'amore, la prova del desiderio.
In una piazza avvolta dall'oscurità, una giovane accende una fiaccola, segnando l'inizio di una festa.
Tra musica, danze e colori, due innamorati celebrano il loro amore davanti alla folla.
Ma l'armonia è spezzata: briganti emergono dalle ombre, rapendo la fanciulla e ferendo il suo amato.
Mentre il giovane lotta tra la vita e la morte, la paura svanisce dal cuore della ragazza.
L'amore diventa forza, sfida il destino, supera la magia oscura e riscrive il finale.
Un racconto di potere, amore e liberazione.
Un cavaliere, tornato dopo anni di battaglie, impone il suo dominio su un villaggio dimenticato, scegliendo una sposa contro la sua volontà.
La giovane si ammala misteriosamente e il cavaliere, disperato, cerca un rimedio mentre la peste si diffonde. Solo una strega misteriosa sembra avere la cura.
La donna guarisce, ma il cavaliere cade vittima della stessa malattia, morendo il giorno delle nozze.
Con la sua fine arriva la libertà della fanciulla, e il ritorno dell'amore perduto, mentre un vento leggero cancella le tracce della tragedia.
Un viaggio nel mito della Sibilla Appenninica e nel cuore del Guerrin Meschino.
“Sibilla” è uno spettacolo di teatro medievale all'aperto, ispirato alla leggenda della Sibilla Appenninica e al celebre romanzo cavalleresco “Il Guerrin Meschino” di Andrea da Barberino.
Con l'uso di trampoli, fuochi scenici, combattimenti coreografici, danze, effetti pirici e luci teatrali, lo spettacolo restituisce tutta la potenza simbolica e visiva del mito.
È una performance intensa e suggestiva, che analizza la dimensione interiore del Guerrin Meschino, ormai vecchio e stanco, in cerca di risposte e identità nel cuore dei Sibillini.
La Sibilla non è solo una figura leggendaria, ma una voce interiore, un enigma da attraversare per affrontare il proprio destino.
Dal sangue alla redenzione, passando per Santiago.
Tebaldo, un cavaliere vittorioso ma tormentato dai peccati della guerra, abbandona armi e titoli per intraprendere il Cammino di Santiago.
Privo di ricchezze, cammina tra fatica e solitudine, cercando redenzione, ma il passato continua a perseguitarlo.
Affronta predoni, demoni e tentazioni, ricadendo brevemente nella violenza. Solo attraverso dolore ed espiazione, ritrova la fede e la sua umanità.
Non più cavaliere, ma pellegrino tra gli uomini, completa il viaggio.
Nel 2014, abbiamo realmente percorso il Cammino, partendo da Triacastela fino a Santiago de Compostela,
raggiungendo la cattedrale in equilibrio su trampoli, come metafora dell'equilibrio tra corpo, anima e memoria.
(Ovvero, la guerra dell'infamia)
Un racconto di orgoglio, inganno e rovina.
In una valle tranquilla, un lupo scende dai monti, portando con sé paura e sospetto.
Una voce ingannatrice semina discordia tra due conti, trasformando orgoglio in odio e guerra.
I cavalieri marciano, i tamburi ruggiscono, il cielo si oscura.
Ma non c'è gloria, solo rovina. Quando il lupo torna, trova solo silenzio, cenere, e pioggia.
Un racconto intenso di inganno, distruzione e memoria.
Magnifico spettacolo teatrale liberamente ispirato al poema epico e cavalleresco di Ludovico Ariosto "L'Orlando Furioso".
Una performance costituita da testi e musiche che, pur nella loro assoluta originalità, costituiscono un trionfale e magniloquente omaggio all'essenza
più pura del "Continente Mediterraneo".
L'azione si sviluppa intorno alla Luna, motore immobile e divina indifferenza.
"L'Arcano Sogno" racconta la lotta tra natura e avidità.
In un santuario incontaminato, l'armonia viene spezzata dall'arrivo di boscaioli assetati di profitto, che incendiano la terra, scatenando un'oscura metamorfosi.
La distruzione conduce a un rituale demoniaco, un viaggio tra luci e ombre che svela la fragilità dell'animo umano e la sua eterna battaglia contro il male.
Il confine tra sogno e realtà si dissolve, lasciando lo spettatore immerso in un'esperienza teatrale intensa e viscerale.
Partito alla crociata per difendere i Luoghi Santi, il duca Teobaldo di Borgogna si trova costretto ad assediare Costantinopoli, capitale di un impero cristiano,
anche se ortodosso.
La splendida città, conquistata dai “soldati di Cristo”, viene data alle fiamme e spogliata delle sue preziose reliquie.
Come tutti i conquistatori, Teobaldo, ubriaco di vittoria, si abbandona ad ogni sorta di piacere, frequentando odalische e postriboli.
Solo l'improvvisa apparizione del Graal lo distoglie da tali turpitudini, risvegliando in lui la ricerca del suo io interiore: troverà la sua spiritualità
solo dopo essere stato messo al rogo dai suoi nemici ed essere risorto a nuova vita grazie al fuoco purificatore ed alla coppa del Graal, che ora stringe fra le mani.
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